Un giardino pieno di
Disegni

Ritrova con me i tuoi ricordi più belli, Rivivi i momenti gioiosi della tua infanzia Passeggia con me per riscoprire il passato

Progetto
Il nido delle memorie

Un progetto nato per celebrare l'infanzia e i ricordi più cari ad ognuno di noi

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“Il nido delle Memorie”

Ho deciso di aprire una pagina interamente dedicata ai miei disegni nel 2022. Non avevo ben chiaro allora, che cosa volevo che diventasse. Ho iniziato a sciogliere un po' il ghiaccio esercitandomi a disegnare le creature che amavo di più: i cani, le volpi, gli animaletti del bosco. Poco dopo ho deciso di condividere alcuni ricordi della mia infanzia, scegliendo però di far interpretare proprio agli animali i personaggi della mia vita.

Così le mie nonne e nonni si sono trasformate in orse, volpi, topolini di campagna, piccoli ghiri... e sono diventate delle creature senza tempo, vestite di merletti, grembiuli e cappellini. Ho lasciato quindi che affiorassero solo i ricordi più dolci, di questa vita piccola trascorsa in un grande giardino, pieno di libri e di musica. Presto ho scoperto che molte persone sentivano lo stesso bisogno: rivivere alcuni ricordi o emozioni come se li leggessero in un libro per bambini.

Così è nato il Nido delle Memorie, dove ogni ricordo è prezioso, dove ci si immagina nelle case delle nostre nonne e delle nostre mamme mentre riscopriamo i sapori e gli odori che ci hanno cresciuto. Il Nido delle Memorie è una porticina sul passato di ognuno di noi.

Nel mio immaginario, ecco che il mio nonno paterno, medico di campagna negli anni 60, diventa un topolino affaccendato

Qualcosa su di me

"La grande e vecchia casa della mia famiglia è stato il luogo che mi ha insegnato a rapportarmi con la natura, col passare delle stagioni, con la vita degli animali che abitavano il suo giardino, con gli oggetti del passato"

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Tra un animaletto del bosco e un fungo che diventa una casa, ogni illustrazione è una piccola storia.

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“Cerbiattina”

“Il riccio Livio”

“Oche al ballo”

“Volpina a casa di nonna”

Scopri le storie delle mie Illustrazioni

Cerbiattina

~ Cerbiattina quel giorno si era svegliata presto. Aveva colto dei fioricini gialli trovato nel boschetto e li aveva appuntati intorno al capo. Quel mattino era andata a trovare i suoi vicini di bosco, quelli anziani, che abitavano in una casetta vicino alla radura dove viveva con la mamma. Lasciavano sempre una sedia nel giardino davanti alla veranda; secondo la cerbiattina ormai la lasciavano per lei. Vi si sedette sopra, e aspettò l'arrivo del giorno, mentre i grilli crepitavano ancora.

Il Riccio Livio

~ Era stato un lungo inverno, e quella primavera si era rivelata molto piovosa. Il riccio Livio e la sua fidanzata Rugiada, vivevano in una piccola tana muschiosa ai piedi di un'anziana quercia. Livio si era ormai completamente risvegliato dal letargo, Rugiada invece ancora lottava tra il sonno profondo e la veglia. Era pomeriggio quando Livio uscì di casa per cercare la cena. Lei dormiva, ma lui sapeva che si sarebbe risvegliata a breve. Voleva fare in fretta per essere presente al suo risveglio, ma nel solito tragitto che faceva la sera, pieno di ristorantini e osterie, trovò dei fiori bellissimi, e decise di coglierne alcuni per portarli alla sua Rugiadina. Sarebbe dovuto uscire di nuovo per cercare il cibo, ma così lei si sarebbe svegliata col profumo dei fiori sul comodino. Prese la strada di casa che era ormai sera, e le luci dei piccoli funghi, abitati dalle amiche chioccioline, si erano appena accese. Furono quelle piccole luci a guidare Livio fino a casa

Mamma Esploratrice

~ Una mamma esploratrice ~ Rossellina lo aveva sentito nell'aria che presto sarebbe piovuto. Quella mattina si sveglio di buon ora, e si preparò per andare a cercare provviste. Suo marito era già partito con lo stesso scopo, ma bisognava trovarne quante più possibile per far fronte al maltempo. Indossò il suo berretto da esploratrice per ripararsi il capino da quell'ultimo sole, gli occhialoni da aviatrice per proteggersi dal vento e il suo fedele grosso cesto che si sarebbe presto riempito di tanti semini e insettini I suoi piccoli erano molto educati, sapevano di non dover strillare la mattina presto e si accomodarono ad aspettare pazientemente il ritorno della mamma. Le lanciarono un ultimo sguardo ammirato prima di lasciarle spiccare il volo.

Mammina

~ Una giornata di primavera meravigliosa, una domenica piena di faccende da sbrigare e cose buone da cucinare. Mammina aveva i fornelli pieni di pentole che aspettavano di essere riempite, ma gli anatroccoli avevano insistito per fare il bagnetto al lago prima di pranzo; così Mammina si lasciò intenerire e li accompagnò, ma a patto che tutti indossassero il cappellino perché il sole non li bruciasse.

oche al ballo

~ Era tutta la settimana che Carmen e Lavanda chiedevano di andare a questo ballo. Si diceva che l'orchestrina avrebbe suonato valzer e gighe fino a tardi e che, cosa assai importante, tutti gli anatri del paese ancora signorini avrebbero partecipato...era un'occasione troppo ghiotta per non andare a fare qualche nuova conoscenza! Nonna aveva fatto la vaga fino all'ultimo, poi aveva finalmente detto di sì, a patto che le accompagnasse lei e che entro mezzanotte tornassero tutte a casa Presero la via del campo dei papaveri, sperando di non arrivare tardi. ~

Quando piove

~ Nonna lo diceva sempre, durante i pomeriggi a casa sua sedute al tavolo della cucina. Sentivamo le gazze gracchiare in giardino, e quello strano frinire mi piaceva tantissimo, perché amavo quei pomeriggi piovosi, in cui io e lei potevamo guardare fuori i cieli nuvolosi dalla porta finestra della sua piccola cucina piena di odori. Quasi sempre queste gazze del nostro giardino ci azzeccavano, e pioveva davvero! Iniziavano i temporali, ma quelli belli, quelli che non fanno danni, quelli che rispettano tutti. Anche da voi si dice così? Ma soprattutto, sapete perché si dice? lo non l'ho mai capito

Volpina a casa di nonna

~ Volpina amava andare a casa di nonna al mattino, perché lì accanto c'era il pollaio, da cui rubacchiare qualche ovino per la colazione. Nonna Volpe le aveva detto di andarne a prendere un paio, perché glieli avrebbe tatti al tegamino. Presto, la colazione fu tutta pronta: pane, burro, marmellata, bacon, fagioli quelli buoni nella salsa di pomodoro, uova, mirtilli e caffellatte. Volpina mangiò quasi tutto, poi si addormentò sotto ai pini di nonna sulle sue lenzuola preferite, quelle fatte di foglie secche, bacche e ghiande.

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